Nadia Nefzi è miss Roma 2016: “Ero sulla Concordia per lavoro ed ho salvato una collega”

 

Da ieri sera è la più bella della Capitale. Nadia Nefzi, 21 anni da Torre Angela madre tunisina e papà italiano, con la corona di Miss Roma sulla testa inizia oggi un tour de force che la porterà alla finale di Miss Italia a Jesolo. Lei però non appare spaventata, anzi. Spigliata e decisa risponde alle domande che le poniamo.

Nadia, da ieri il tuo sogno di fare l’indossatrice ha ripreso a correre

Sì, è vero anche se devo dire non me lo aspettavo. Faccio la modella da quando avevo 16 anni, ma dopo essere diventata mamma pensavo di dover riporre il sogno nel cassetto. Così non è stato e devo ringraziare chi mi è stato vicino, da mia madre a mio marito, a tutti quelli che credono in me.
Nadia Nefzi è miss Roma 2016: “Ero sulla Concordia per lavoro ed ho salvato una mia collega”
Come indossatrice, il 13 gennaio 2012, ti trovavi sulla Concordia. Hai vissuto il naufragio e sei stata definita un’eroina. Ci racconti quell’esperienza?

Ero lì per lavoro. Io, giovanissima, ero stata chiamata per sfilare sulla nave. Quella sera la mia collega e amica Silvia si sentì male e voleva restare in cabina. Riuscì a convincerla a venire a cena, ma negli attimi concitati del naufragio svenne. Per fortuna le scialuppe era vicine e sonoNadia Nefzi è miss Roma 2016: “Ero sulla Concordia per lavoro ed ho salvato una mia collega riuscita ad aiutarla.

Lei ti ha definito un’eroina…

E’ stata un’esperienza molto forte che non si dimentica, che ti rimane addosso insieme alla paura. Anzi dopo posso dire che è stato peggio perché ho sempre vissuto con l’incubo di ciò che ho passato.

Nel frattempo però hai avuto un bambino…

Un’esperienza meravigliosa, insieme all’essere moglie. La famiglia – mio marito, mio figlio, mia madre – per me è importantissima.
Hai partecipato e vinto altri concorsi. Come è stato quello di Miss Roma?

Bellissimo. Con le altre ragazze abbiamo legato, non ci sono state invidie e nessun clima da gara. Tutte abbiamo affrontato il concorso come un gioco e ci siamo divertite da morire. Io personalmente non mi aspettavo di vincere e alla proclamazione sono rimasta davvero sorpresa.
A miss Italia partendo dalla borgata di Torre Angela. Si fa tanto parlare delle periferie abbandonate, tu che ne pensi?

L’abbandono è nei fatti. E’ tutto sporco e siamo abbandonati a noi stessi. Durante le elezioni sono venuti a pulire, ma ora è tornato tutto come era prima, se non peggio.

A proposito di elezioni, chi hai votato?

Ho sostenuto un candidato, ma preferisco non dire il nome adesso, non ha molto senso.

Mamma tunisina, papà italiano, di Napoli. Una figlia dell’Italia multietnica…

Sì. Sono cresciuta con mia madre e mia zia. Porto il cognome di mia madre perché mio papà mi ha abbandonata quando avevo un anno. Ora lentamente con lui sto provando a ricostruire un rapporto. Per fortuna ho avuto tante persone che mi hanno voluto e mi vogliono bene e non mi sono mai sentita fuori posto, anzi.

In collaborazione con: romatoday