Aumenti strisce blu, sonora bocciatura del Tar a Comune e Agenzia per la mobilità
Il Comune bocciato dal Tar del Lazio sulle nuove tariffe per la sosta sulle strisce blu, perché avrebbe utilizzato ingiustificatamente “la leva finanziaria quale strumento esclusivo per migliorare l’utilizzo degli spazi di sosta tariffata”. E’ stato accolto il ricorso del Codacons da parte dei magistrati amministrativi, che hanno annullato l’adeguamento della tariffa oraria a 1,50 euro in tutte le aree, sia entro che fuori le Ztl, e sospese sia la tariffa agevolata giornaliera da 4 euro per otto ore continuative che quella mensile da 70 euro per vettura.
La rimodulazione dei prezzi, scrive il Tar, non sarebbe stata preceduta da “alcuna verifica circa la domanda di sosta nelle diverse zone tariffate, né alcuna differenziazione è stata operata tra soggetti che provengono da zone già coperti da servizi “forti” di trasporto pubblico e utenti che invece si spostano da zone periferiche o comunque non adeguatamente servite”.
Il Tar ne ha anche per l’Agenzia per la mobilità, in quanto il lavoro di “analisi dello stato attuale della sosta tariffata si limita alla riproduzione gli elaborati dello studio condotto nel 2008 dalla Commissione appositamente istituita, di talché, a differenza di quanto sostenuto dalle parti resistenti, deve escludersi che l’Agenzia abbia condotto autonome ed aggiornate verifiche circa l’adeguatezza dell’offerta di trasporto pubblico nelle diverse zone tariffate”.